La civiltà egiziana è una delle civiltà più importanti dal punto di vista magico-religioso.
Gli Egizi consideravano la magia un’attività primordiale, rivestita di carattere ufficiale, e veniva utilizzata nella vita quotidiana da tutti i ceti della società, dal servo al Faraone, che era reputato il più grande tra i maghi.
Loro non parlavano di religione, ma di Heka, magia, e di Hekau, incantesimi.
Heka veniva considerata come una divinità, infatti possiamo trovare una sua rappresentazione a Letopoli, dove si trova una triade composta dal dio demiurgo Khnum, dalla leonessa Menhit e dal loro figlio Heka, creatura di luce.
E’ proprio questa sua ultima caratteristica che sigilla il fatto che la magia egizia è principalmente una magia solare, portatrice di nascita.
Heka è il padre degli dèi, la forza attraverso cui il mondo visibile e invisibile si manifestano e si uniscono.
Questa forza veniva utilizzata sia dagli dèi che dagli uomini, ed è la forza su cui, secondo gli egizi, poggia l’intero creato.
Proprio per questo attraverso i riti e le offerte agli dèi, si andava ad alimentare il Maat, l’ordine universale, grazie al quale il mondo viveva in un clima di armonia; senza Maat si sarebbe ricaduti nel caos primordiale.
Articolo a cura di Cenani Vanessa
Fotni: Iniziazioni ai culti egizi.