Il Sabba delle Streghe e il noce di Benevento

“Mancano pochi minuti alla mezzanotte, e qui fra poco avranno convegno le streghe”

“Un fruscio lento e rabbrividente incomincia a penetrare l’aria già greve e pregna di zolfo …; alcune voci rauche si distinguono e incidono la notte fosca; ha inizio allora la danza convulsa, accompagnata da colpi secchi di tamburelli, sorretti da satiri e folletti con torce fiammanti, figure esili e spettrali, contaminano l’oscurità velata.

Questa è l’ora in cui le forze del male prevalgono e si spandono sulla terra; è l’ora della danza delle streghe. Il soprannaturale si rivela.

Quasi vicino ad esse si erge il millenario noce e attorno a questo si contorcono le streghe in spasmodico abbandono alla danza.”

Con queste parole Lorenzo Vessichelli descriveva la notte del Sabba intorno al famoso albero di noce di Benevento.

Ma come mai proprio un noce della città campana è diventato il simbolo di tali riti?

Sembra che tutto abbia avuto inizio nel VII sec, quando i Longobardi erano i Signori del Ducato di Benevento.

Quest’ultimi, che non professavano la religione cristiana, praticavano strani rituali, uno dei quali era proprio quello di appendere ad un albero di noce la pelle di un caprone e colpirla con le frecce.

Con il tempo tale usanza diventò per il popolo un rituale stregonesco, infatti intorno al XIII sec. circa, si iniziò ad affermare che intorno al noce si radunassero più di duemila streghe in onore di Satana.

Sempre secondo la leggenda, un vescovo di Benevento, avrebbe abbattuto l’albero maledetto facendo costruire al suo posto un tempio dedicato a Santa Maria in Voto.

Articolo redatto da Cenani Vanessa

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